Il ferro e la barbarie

“L’aratro d’oro di Victor Schauberger

L’aratro d’oro di Victor Schauberger fu una risposta alla carenza di cibo dopo la prima guerra mondiale. La lama di questo aratro era costituita principalmente da rame e aveva una forma molto particolare. Con questo tipo di aratro, il terreno viene smosso delicatamente e in modo rotatorio. L'”aratro d’oro” ottenne un aumento documentato della resa del 30%.

Negli anni ’30, Victor Schauberger fu invitato in Bulgaria per indagare sulle cause del declino agricolo del Paese. Si scoprì che gli aratri di ferro di nuova concezione, attraversando il terreno, incidevano un campo magnetico.

Questo provoca l’elettrolisi del terreno, dividendo le molecole d’acqua in idrogeno e ossigeno e danneggiando la vita microscopica nel suolo. Mentre gli aratri in rame o in legno non disturbano il terreno. Il campo magnetico contribuisce al raccolto.

Secondo Victor Schauberger, il giusto concetto di moto (“moto planetario”) e il materiale che supporta questi processi (principalmente il rame) sono ciò che serve per innescare i processi vitali. Schauberger ha scoperto negli esperimenti che il ferro (arrugginito) inibisce i processi vitali.

La ricerca scientifica moderna conferma anche una maggiore produttività quando si utilizzano dispositivi e utensili in rame anziché in ferro.

(Dina Scimacikova)

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